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Come abbiamo visto già in altri articoli su Google Ads ottimizzare le campagne risultata essere necessario per ottenere buoni risultati. Uno dei principali indicatori da monitorare è il Quality Score o punteggio di qualità.
In primo luogo bisogna precisare che il punteggio di qualità si basa sull’analisi di tre fattori: la pertinenza, il CTR e la pagina di atterraggio.
Pertanto, questa KPI ci da un’indicazione molto chiara sulla performance della campagna e sul valore che questa riesce a generare: migliore sarà la risposta che la campagna fornirà all’utente, più alti saranno i risultati che otterrà.
Perciò, è consigliabile, prima di intraprendere qualsiasi azione, scegliere quali e quante campagne realizzare.
Inoltre, ricordiamo che, più precisa sarà la campagna su un dato argomento/prodotto, più questa riuscirà a soddisfare le esigenze dell’utente.
Come realizzare campagne efficaci
Prima di tutto è bene realizzare campagne differenti per:
- Area geografica e/o lingua, in base al target individuato.
- Tipo di campagna e rete scelta: se Display, Search, Shopping, Video o mista.
- Budget: in base al budget disponibile per un determinato gruppo di annunci.
In seguito, per ogni campagna è possibile realizzare uno o più gruppi di annunci e dividerli in base:
- Ai gruppi di prodotti o servizi che vogliamo promuovere: se vogliamo sponsorizzare i servizi offerti da un’agenzia di comunicazione, realizzeremo un gruppo di annunci differente per ogni servizio, es: “Digital advertising”, “Social media”, “Web Editor” ecc. Per ognuno di queste categorie inseriremo delle keyword specifiche. Più segmentata sarà l’offerta più precisa sarà la risposta che riusciremo a fornire.
- Reporting display differente: se il nostro scopo è monitorare metriche specifiche è consigliabile separare i gruppi di annunci per valutare meglio i risultati senza rischiare di accavallare i dati.
- Esigenza di reporting differente legata a parole chiave che includono il nome di un brand: un utente che ricerca un prodotto accompagnato dal nome del brand, si comporterà in modo differente rispetto ad un utente che conduce una ricerca generica. Per evitare di avere dati con valori poco precisi, è consigliabile dividere i gruppi di annunci in base alla presenza o meno di parole “brandizzate”.
- Target di utenti diverso: immaginiamo di avere un prodotto (lo stesso per tutti i clienti) e vogliamo proporlo a grossisti, rivenditori o clienti finali. Per ottimizzare ogni azione è bene realizzare dei gruppi di annunci differenti per ogni tipologia di target e utilizzare per ognuno di questi, keyword specifiche.
- Target display diverso: legato al remarketing, agli argomenti, agli interessi o a siti specifici delle campagne Display. In questo caso il target di ogni canale vivrà momenti differenti del proprio customer journey e proprio per questo è doveroso utilizzare keyword e posizionamenti specifici.
Leggi anche: Punteggio di qualità Ads: cos’è e perché è importante ottenere il massimo
A proposito, proviamo ora a fare degli esempi su:
Come ottimizzare campagne Google Ads di negozio di articoli per la casa
Prima di tutto, ipotizziamo che il nostro cliente voglia vendere i propri prodotti all’interno di uno stesso contesto, che non voglia monitorare metriche specifiche e che il budget stanziato sia uguale per tutti.
Pertanto, possiamo creare campagne differenti in base alla categoria di prodotto e creare per ogni campagna gruppi di annunci riguardanti le linee.
Quindi nella campagna “Accessori Cucina Puglia” andremo ad inserire questi gruppi di annunci:
- Servizio di piatti
- Utensili da cucina
- Piccoli elettrodomestici.
Oppure per la campagna “Arredamento Puglia”, inseriremo:
- Zona notte
- Zona giorno
- Parete attrezzata.
Rivenditore di prodotti cosmetici
Ebbene, in questo caso il cliente è un rivenditore di prodotti cosmetici e vorrebbe creare delle campagne Ads per analizzare le performance della sua offerta a livello territoriale e nazionale.
Per questo è opportuno creare due campagne una per “Prodotti cosmetici Puglia” dove l’offerta è rivolta perlopiù al cliente finale residente in quella determinata area geografica.
Un’altra campagna per “Prodotti cosmetici Italia” nella quale il target è composto da professionisti del settore residenti in tutta Italia.
E-commerce di abbigliamento
Per esempio, il cliente ha uno store di abbigliamento e tratta prodotti per uomo, donna e bambino, anche online. La campagna può essere realizzata per contenere diversi gruppi di annunci divisi per genere:
- Uomo
- Donna
- Bambino.
Per concludere, potremmo dire che è evidente da questi esempi che ogni cliente ha delle esigenze specifiche da risolvere e che ogni business è differente.
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